Grande Guerra
Durante la Guerra ’15-’18 uno dei fronti principali fu quello del Carso. Rimangono moltissime testimonianze di quel periodo storico. Il Museo all’Aperto della Grande Guerra sul Carso permette di visitare le installazioni dell’epoca e i monumenti dedicati a quei fatti.
Monte San Michele, Galleria Cannoniera della Terza Armata. Complesso sotterraneo formato da più tunnel scavato dalla 20° compagnia del genio minatori tra il settembre del 1916 ed il giugno dell’anno successivo all’interno della Cima 3. La galleria è articolata su due rami principali e fu inizialmente voluta per ospitare otto cannoni di medio calibro (da 149 mm).
Sagrado (Gorizia). Ingresso delle restaurate cannoniere della Terza Armata sul Monte San Michele.
Redipuglia (Gorizia). Dolina del XV Bersaglieri.
A poca distanza dal Sacrario di Redipuglia e dal Colle Sant’Elia si trova la Dolina del XV Bersaglieri. Contesa sin dalla I Battaglia dell’Isonzo, questa zona passò in mano italiana nell’ottobre del 1915 (III Battaglia dell’Isonzo) divenendo sede di un centro di prima medicazione e comando. Al suo interno si trovano ancora i ruderi del piccolo ospedale militare oltre ai resti di alcune baracche per i soldati e la fossa comune.
Redipuglia (Gorizia). Dolina del XV Bersaglieri sul Monte Sei Busi.
Linea fortificata in cemento armato del Monte Sei Busi.
Il rilievo collinare del Monte Sei Busi si trova dietro al Sacrario di Redipuglia e nei pressi della Dolina del XV Bersaglieri. Ancora visibili le trincee in cemento armato che furono teatro di una dura battaglia nel luglio del 1915.
Trincea delle Frasche
L’ “Area delle Battaglie” fu la zona in cui vennero condotti i primi attacchi italiani alla linea asburgica nell’estate del 1915. Uno degli ostacoli maggiori per i soldati italiani durante i suoi primi assalti fu la Trincea delle Frasche. Venne scavata dall’esercito asburgico nei primi mesi di guerra e venne persa solo alla fine del 1915. Il nome lo si deve all’astuzia militare dei soldati ungheresi i quali utilizzarono dei rami per mascherarla e renderla meno visibile agli occhi degli osservatori e della ricognizione aerea.
Sacrario militare di Redipuglia.
Monumentale cimitero militare costruito in epoca fascista e dedicato alla memoria di oltre 100.000 soldati italiani caduti durante la Prima Guerra Mondiale.
Sacrario di Oslavia (Gorizia)
Località nei pressi di Gorizia, Oslavia è nota soprattutto per il sacrario dedicato ai caduti della Prima Guerra mondiale. Il sacrario fu costruito nel 1938 e presenta un imponente corpo centrale di forma cilindrica in pietra bianca, sulla sommità di una scalinata. Custodisce le spoglie di quasi 60.000 soldati, di cui circa 36.000 ignoti, morti nelle battaglie di Gorizia. Tra i caduti italiani che vi trovano sepoltura ci sono anche 13 medaglie d’oro, tra cui il generale Achille Papa, e il capitano Italo Stegher entrambi uccisi alla Bainsizza e sepolti al centro della cripta.
Monte Sabotino.
Il Monte Sabotino (609 m s.l.m.) è un monte al confine tra Italia e Slovenia, a nord di Gorizia. E’ il monte più alto della provincia di Gorizia. Viene ricordato come uno dei monti delle battaglie dell’Isonzo durante la prima guerra mondiale. Proprio durante il conflitto, sul monte Sabotino si mise in luce come abile stratega militare il giovane tenente colonnello Pietro Badoglio. Fino al Trattato di pace di Parigi del 1947 la montagna era interamente compresa nella provincia di Gorizia. la linea di confine corre lungo la cresta del monte. Evidenti i cippi confinari che segnano il confine.